Lezione all’università di Torino venerdì 15/5/2009

Venerdì 15 maggio 2009  sono stata invitata dal Prof. Salvo Dell’Arte, docente della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, per intervenire ad una lezione dal titolo: “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”.

La lezione è aperta al pubblico.

Un cordiale saluto a tutti.

Prof.ssa Anna CirianiMicrosoft Word - locandina Madame Web.doc

Sesso? Parliamone!

PERCHE’ IL SESSO E’ UN TABU’ ?

Tutti lo fanno, ma pochi ne discutono apertamente e sinceramente. Di cosa sto parlando?

Di sesso, naturalmente! 

Le religioni condannano quella sessualità che viene considerata trasgressiva e non finalizzata alla procreazione o sostenuta dall’amore!

Del resto ce lo insegnano fin dalla tenera età, ad avere pudore, a non esibire il proprio corpo e ad avere una morale che metta dei paletti ai nostri comportamenti. Le religioni monoteiste ci marchiano come peccatori se ci concediamo delle evasioni extraconiugali o se viviamo liberamente la nostra sessualità.

Io non vedo il peccato nella sessualità, lo vedo nella falsità, nella cattiveria, nell’invidia e nell’ipocrisia di chi si erge a giudice dimenticando i propri peccati.

Ma perchè, chi pratica liberamente il sesso, viene considerato un peccatore! Perchè, ancora oggi, nel 2008, il sesso è un tabù del quale è difficile e imbarazzante parlare?

Al giorno d’oggi, le persone che assumono dei comportamenti sessuali libertini e non se ne vergognano, creano disorientamento nella società e vengono additate e condannate per quella che apparentemente è una mancanza di valori, di educazione, di rispetto di sè e  di intelligenza.

La verità è che la società cambia continuamente, si evolve nei suoi modi di vivere, nei rapporti e il mondo e le persone cambiano molto più rapidamente di quanto non avveniva un tempo. Sono cambiate le famiglie, sono cambiati i genitori, molto più a disagio nel proprio ruolo di quanto non lo fossero i nostri progenitori e  sono cambiati i nostri figli, che filtrano i valori che cerchiamo d’infondere loro, attraverso una realtà virtuale fatta di sms, chat, playstation, tv, internet, status symbol e tutto ciò che non forma più quello spessore umano che un tempo regnava sovrano dentro di noi e nei rapporti sociali.

Trovo interessante riflettere su alcune questioni: non ne sono certa ma le industrie più redditizie del nostro ben amato Paese sono droga e prostituzione! Io credo che se solo pagassero le tasse sul giro milionario di denaro che questi due traffici illeciti generano, il debito pubblico verrebbe sanato in breve tempo.

Tutti Santi in Italia, tutti perbene, tutti pudici e moralisti e poi…vai in città come Roma, metropoli che racchiude anche il piccolo stato del Vaticano, Milano, Torino, solo per citarne alcune, e vedi lungo le strade migliaia di prostitute, trans e travestiti! Ora vi chiedo: ma non è una legge di mercato ad insegnare che più alta è la domanda e più aumenta l’offerta? Tutti Santi gli italiani, pronti a puntare il dito, e poi ci sono più prostitute da noi che in Thailandia o in Brasile!

I siti porno sono un business della multimedialità mondiale! Milioni di utenti del web si connettono ogni giorno con un’ infinità di siti dedicati all’hardcore e quelli gratuiti sono ovviamente i più cliccati. Pensate che la maggior parte dei siti, non a carattere pornografico, per darsi maggiore visibilità utilizzano chiavi di ricerca come sesso, hard, porno, ecc.

Mi chiedo quanti finti moralisti esistono, che di giorno predicano bene e di notte si collegano e navigano nei siti della “perdizione”?!

Nella TV pubblica è quasi proibito parlare di sesso ma non è proibito mostrare tette e culi in fasce orarie non protette, fare programmi trash e reality che per l’audiences hanno rubato l’idea voyeuristica al porno! Non è nemmeno proibito oscurare la capacità di ragionamento individuale, o di riflessione, con un bombardamento mediatico che offusca opinioni, scelte e ideali! Insomma il sesso non è un argomento di discussione televisivo, perché non se ne può parlare liberamente, anche se l’ambiente più pettegolo e dissoluto è proprio quello dello showbiz! Chi fa televisione sa perfettamente quanto avviene “dietro alle quinte” tra impresari, produttori e belle ragazze disposte a tutto per tentare la scalata al successo! 

Voi avete mai visto una seducente ventenne fidanzata con un operaio sessantenne? Io no, ma nel mondo dello spettacolo questi casi non sono sporadici!

I notiziari ormai sono diventati una via di mezzo tra un programma gossip e un programma politico! Pettegolezzi che vanno da Ronaldo con i trans, alle separazioni tra vip! L’informazione viene strumentalizzata a seconda dei colori di partito a cui appartiene la rete e il direttore. Non c’è più la verità della notizia ma il parere della notizia!  

Molti di quelli che hanno criticato i mie comportamenti sono probabilmente padri di famiglia che poi, la sera, montano in macchina, e con la più banale delle scuse, recitata per l’occasione alla moglie, vanno con l’amante o, peggio, con le prostitute lungo le strade delle nostre belle città, protette dal falso moralismo e perbenismo. Stessa cosa vale per molte mie concittadine che sparlano del mio caso e hanno il coraggio di giudicarmi nonostante siano infedeli e false con il proprio compagno, o cambino il partner con estrema facilità e facciano figli con due o tre uomini diversi. Poi ci sono le anziane signore, sposate e nonne, che non rassegnatesi all’età, cercano relazioni extraconiugali avventurose e botte di vita, e non solo di vita, sorrette da illusioni con improbabili seduttori giunti al capolinea.

I club privè tutti li conoscono e tutti sanno cosa succede all’interno! Coppie e singoli che trovano all’interno di questi locali a luci rosse, il sesso al riparo da occhi indiscreti! Insomma si trasgredisce, ma nessuno deve saperlo perchè altrimenti la reputazione e il buon nome sono rovinati! Normalmente le coppie che entrano in questi club pagano un biglietto simbolico, perchè poi al suo interno si trovano prostitute e singoli che compensano ampiamente quanto non versato dalle coppie ben disposte a concedersi.

Oltre ai club privè, resistono ancora i night club, molto in voga negli anni ’70, i lap dance frequentatissimi, gli ambienti apparentemente relax e benessere che dedicano particolari attenzioni alla cura di una intuibile zona del corpo maschile e numerose, infinite e disseminate case private, che hanno un passaggio di clienti continuo.

Trovo divertente anche il via vai di omosessuali, ghettizzati in zone che solitamente sono parchi cittadini, stazioni, fiumi, parcheggi o saune. Anche in quel caso, ci sono persone sposate che spesso non comprendono più quale sia realmente il loro orientamento sessuale, giovani che hanno paura a dichiarare la loro omosessualità perchè i genitori ne morirebbero, o adulti e anziani, che da sempre si nascondono, per   tutelarsi dalle malelingue che in realtà dilagano alle loro spalle. Insomma tutelano quello che a Napoli chiamerebbero: “il segreto di Pulcinella”! In pratica tutti sanno, ma con falso rispetto tutelano la privacy dell’ignaro gay avvalendosi di battutine, sorrisini e ammiccamenti.

Ora io vorrei comprendere una cosa: perchè nascondersi e da cosa? Sono gli orchi cattivi che si devono nascondere! Quelli che fanno del male fisico e psicologico! Ma gli altri perché? Pensate a quanti casi di incesto esistono in questo nostro e complesso mondo?! Pensate allo sfruttamento della prostituzione! Pensate alle violenze fisiche e psicologiche che subiscono molto donne sottomesse al proprio partner?! Queste sono le cose da condannare! In queste cose c’è il peccato! Io sono cattolica, non vado frequentemente in chiesa ma credo fermamente in Dio e nella Sua misericordia, ciononostante, ritengo che la sessualità esuli dalla fede, dall’educazione, dai valori, e dalla religione! La sessualità è una componente atavica e primordiale del nostro istinto! Non vanno condannati coloro che esternano il loro desiderio di vivere liberamente i propri orientamenti e gusti sessuali ma coloro che li proibiscono!

Agli omosessuali vorrei dire loro di non nascondersi più e di uscire con fermezza alla scoperto!

La bontà, l’onesta, la sincerità, il rispetto,l’altruismo, l’educazione e la tolleranza sono questi i nuovi valori che dobbiamo far prevalere sul falso perbenismo, sull’ipocrisia, sulla maleducazione, sull’egoismo, sulla falsità, sull’intolleranza, sulla frustrazione e sulla disonestà, sull’invidia e sulla cattiveria!

Spesso ho sentito parlare di orchi, pedofili e uomini dediti all’incesto o alle violenze, con commenti del tipo: “Strano sembrava una così brava persona a vedersi!” o “Sembrava una famiglia normalissima!”.

Io dico di diffidare di ciò che non è chiaro, ambiguo e di premiare l’onestà di chi non si nasconde, nel bene e nel male!

La verità è che l’onestà non sempre paga e dire al mondo come si è realmente può disorientare le persone che ci giudicano e far sì che si mettano sulla difensiva. Non mi stancherò mai di suggerire di lasciare a Dio il duro compito di giudicare, anche se comprendo molto bene quanto, parlare male e spettegolare, sia per alcuni, psicologicamente terapeutico per le proprie insicurezze, invidie e frustrazioni!

Insegnanti e sesso! Se sei un prof non puoi fare sesso liberamente perché “contrasta con l’azione educativa e danneggia l’immagine della scuola!”. Questa è l’accusa che mi è stata rivolta. Io replico dicendo che l’immagine della scuola viene danneggiata dalle figure che le  commissioni fanno con i loro errori sulle tracce d’esame. L’immagine della scuola viene danneggiata dagli insegnanti che tolgono autostima e sicurezza ai ragazzi con il loro sarcasmo e la loro mancanza di sensibilità.

Mandate a casa quegli insegnanti che commettono reati, quelli che portano il sesso a scuola, quelli che scaldano le sedie e le cattedre, quelli che rovinano i giovani o che non sono in grado di insegnare per la scarsa preparazione o le scarse attitudini professionali.

Non sono pentita di ciò che ho fatto a Berlino, perché riguardava la mia vita privata, il mio rapporto coniugale, la mia mentalità e i miei liberi e leciti orientamenti sessuali! I ragazzi sono molto più onesti degli adulti e hanno bisogno di insegnanti sensibili, onesti e preparati, che li educhino al rispetto delle regole sociali, della natura e delle persone. Non sono le mie libertà private a rovinarli ma i pregiudizi e l’intolleranza che vengono loro insegnati.

La famiglia deve avere un ruolo primario nella formazione interiore dei giovani. I genitori devono sapere infondere dei valori affinché i figli diventino delle brave persone e non possono delegare alla scuola quelle funzioni educative che sono principalmente un loro dovere.

I gay un tempo morivano per la loro diversità, che veniva perfino considerata una devianza, e ancora oggi lottano per educare la società al rispetto e all’accettazione dell’omosessualità!  Allo stesso modo dovremmo insegnare ad accettare quegli orientamenti e comportamenti sessuali che molti individui o coppie eterosessuali assumono per un loro piacere personale, non finalizzato ad attività di lucro, ma unicamente alla soddisfazione delle proprie inclinazioni sessuali, dei propri desideri e delle proprie fantasie erotiche.

Non ci nascondiamo! Il sesso piace a tutti e ognuno lo fà con chi e come meglio crede, se non commette violenza o reati! A me fare sesso piace e non me ne vergogno! Ora, condannatemi, voi che siete tutti Santi e vi nascondete dietro i vostri stessi peccati!

Diffidate di chi predica bene e diffidate di ciò che non riuscite a vedere, perchè è là che alberga il male!

Prof.ssa Anna Ciriani

Gesù andò al monte degli Ulivi. Sul far del giorno ritornò nel Tempio e tutto il popolo si accalcava intorno a lui. Gesù si sedette e si mise a insegnare. Allora gli Scribi e i Farisei condussero una donna sorpresa in adulterio e, postala in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, comanda che tali donne siano lapidate. Tu che ne dici?». Essi dicevano questo per metterlo alla prova e poterlo accusare. Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra. Poi, siccome insistevano, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, seguitò a scrivere in terra. Quelli, udito ciò, uno dopo l’altro se ne andarono tutti, incominciando dai più vecchi fino agli ultimi, sicché Gesù restò solo, con la donna là nel mezzo. Allora Gesù, alzatosi, le domandò: «O donna, dove sono andati? Nessuno ti ha condannata?». Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù: «Nemmeno io ti condanno: va’, e d’ora in poi non peccare più».
(Giovanni 8, 1-11)

California, sì alle nozze gay

California, sì alle nozze gay

Corte Suprema abolisce legge precedente

Le coppie gay hanno diritto a sposarsi in California. La Corte Suprema della Stato americano ha abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali. La sentenza, che fa della California il secondo stato dopo il Massachusetts dove le coppie gay possono sposarsi, è considerata una storica vittoria dai gruppi per i diritti degli omossessuali.

La decisione dei giudici californiani potrebbe avere ripercussioni ben al di là dei confini statali, per fare anzi scuola a livello nazionale. “Non siamo in grado di affermare che il tenere ferma la tradizionale definizione di ‘matrimonio’ corrisponda a un interesse statale da far rispettare”, recita il dispostivo della sentenza, adottata a maggioranza. “Ne traiamo di conseguenza la conclusione secondo la quale, nella misura in cui le disposizioni di legge della California attualmente in vigore circoscrivono il matrimonio alle sole persone di opposti sessi, tali disposizioni sono incostituzionali”. Corte comunque divisa: a favore della rivoluzionaria decisione si sono schierati quattro dei suoi sette giudici; contrari gli altri tre.

Il verdetto ha concluso una battaglia legale iniziata sei anni fa, quando l’elettorato californiano approvò per referendum un provvedimento normativo con cui si stabiliva che soltanto i matrimoni tra uomini e donne sarebbero stati riconosciuti legalmente. “Limitare la definizione di matrimonio a un’unione ‘tra un uomo e una donna’”, scrive nella pronuncia il presidente del collegio, Ron George, “è anti-costituzionale e dev’essere eliminato dal testo legislativo”. E’ insomma prevalso il principio della non-discriminatorietà della legge.

La California diviene così il secondo Stato della Federazione in cui il matrimonio tra gay è legale dopo il Massachusetts, la cui Corte Suprema si espresse in tal senso nel 2003. Vermont, New Jersey e, finora, la stessa California prevedono tuttavia regole piuttosto liberali in materia, riconoscendo ai membri di unioni omosessuali molti diritti appannaggio di mariti e mogli eterosessuali.

IL MIO COMMENTO

Bene, finalmente una bella notizia per tutti i miei amici gay!

Sono felice per lor perché queste notizie aprono la strada e danno coraggio per affrontare nuove battaglie legali! I diritti degli omosessuali vanno riconosciui e la società deve continuare il suo cammino di civilizzazione verso il rispetto dell’essere umano.

Dopo il Massachusetts anche in California hanno cambiato la legge perchè la Corte Suprema ha stabilito che anche gli omosessuali possono sposarsi civilmente.

Il mio augurio e che molti stati seguano l’esempio e pongano fine a questa assurda discriminazione anacronistica!

Speriamo che allo stesso modo seguano altre buone notizie come l’abolizione della pena di morte!

Una volta tanto pertemettemi di gridare:”Viva l’America!”

Prof.ssa Anna Ciriani

 

La figlia rivela alla madre di essere lesbica!

 

Figlia lesbica, madre l’accoltella

Pesaro, salvata dalla cintura

In preda a un raptus ha sferrato una coltellata all’addome della figlia di 16 anni dopo che la minore le aveva confessato di avere una relazione omosessuale con una 18enne. E’ successo a Pesaro. E’ stata la stessa 16enne a telefonare al 113. Fortunatamente la lama si è fermata sulla fibbia della cintura e non ha causato alcuna ferita alla ragazzina. La madre è stata denunciata.

I fatti si sono svolti qualche giorno fa, ma la notizia è trapelata solo ora. “Mia madre mi vuole ammazzare”, avrebbe detto la ragazzina in una concitata telefonata alla polizia.  La “storia” omosessuale della giovane era nota ad entrambi i genitori, che avevano cercato di far cambiare idea alla ragazzina, senza alcun risultato. L’ennesima litigata ha avuto un risvolto più grave: mentre il padre era in un’altra stanza, la mamma ha afferrato un coltello da cucina in preda alla rabbia; la figlia ha fatto appena in tempo a scansarsi.Del fatto se ne stanno occupando sia la procura della repubblica di Pesaro, che quella dei minori di Ancona. La sedicenne ha altri due fratelli e vive con la famiglia, già nota ai servizi sociali, nei dintorni di Pesaro. La madre della 16enne dovrà rispondere di tentate lesione aggravate.
  

 
 

 

Fonte TGCOM del 14 maggio 2008

 

 

 

 

 

 

IL MIO COMMENTO

Io sono madre, ma non riesco a comprendere cosa può spingere un genitore a tentare di uccidere la propria figlia perchè lesbica!? 

Ancora oggi l’omosessualità è per alcuni genitori un’onta che va lavata nel sangue! Avviene la stessa cosa nei Paesi fondamentalisti Islamici, come in Iran ad esempio, terra Mediorientale in cui l’omosessualità è punita con la morte. Non pensate che sono solo le autorità locali a commettere la repressione con la pena capitale! Spesso sono gli stessi genitori ad uccidere pubblicamente i propri figli per togliere la propria famiglia dal disonore e dal peccato. Ma quale disonore e peccato più grande ci può essere di quello in cui un padre, o una madre, uccide il proprio figlio?

L’amore non può essere incatenato nella prigione che distingue i sessi! L’omosessualità non è una devianza ma un orientamento della sessualità dell’individuo, che va assecondato e rispettato!

Amate i vostri figli e non create in loro il senso di colpa o la mortificazione del peccatore, perché sono croci che non meritano di portare.

Pensate a quanto sia difficile vivere l’omosessualita?! C’è ancora una mentalità discriminante e ipocrita, in cui la derisione e la colpevolizzazione, obbligano i gay e le lesbiche a nascondersi nell’ombra e a vivere esistenze prive del diritto di poter amare pubblicamente e di veder riconosciuti i propri diritti.

Io, donna credente e cattolica, credo che se la Chiesa non amplierà la sua sensibilità, adeguandosi alla società del terzo millennio, rischierà di perdere autorevolezza e proselitismo.

Iniziamo a ripsettare la sessualità di chi non commette violenza o atti illeciti! L’amore appartiene all’anima e non al corpo!

Spero che quella mamma che ha cercato di accoltellare la propria figlia perchè lesbica, si ravveda e si penta a tal punto da chiedere perdono alla figlia e a tutte le persone omosessuali.

Prof.ssa Anna Ciriani

ALUNNI MASCHI SI SCAMBIANO I VESTITI CON ALUNNI FEMMINE

Usa,studenti difendono amico trans
A scuola con abiti dell’altro sesso

Gonna borsetta e parrucca per i maschi, gessato, camicia e cravatta per le femmine. Questa la forma di protesta degli studenti di una scuola di New York che si sono presentati alle lezioni con vestiti scambiati per solidarietà a un compagno trans insultato e minacciato dalla stessa istituzione. Ma, l’istituto, la Brewster High School, smentisce e dice di aver preteso solo abiti non volgari da Micheal Loscalzo, 17 anni.

Qualche tempo fa, Micheal ha annunciato la sua ambizione di diventare una donna e ha iniziato a vestirsi come una ragazza anche per andare a scuola. Per questo è stato preso in giro e anche aggredito.

Dispiaciuti per il trattamento riservato al ragazzo, i suoi compagni si sono presentati in aula con gli abiti incrociati – vestiti femminili per i ragazzi e viceversa – e hanno protestato contro le autorità della scuola che avevano vietato a Micheal di vestirsi da donna minacciandolo di sospensione.

Tuttavia il liceo ha smentito: “Vogliamo che tutti gli studenti siano accettati per quello che sono, per come vestono e per il loro orientamento sessuale – ha detto il preside Matthew Byrnes – Chiediamo solo che a scuola ci si vesta con abiti appropriati e non in modo volgare”.
Fonte TGCOM 10/5/2008

IL MIO COMMENTO

Se la notizia dello scambio d’abiti è vera, trovo che questo atto di solidarietà nei confronti del giovane Micheal, sia stato un grande insegnamento per il preside di quella scuola che ha proibito all’alunno di indossare degli abiti femminili.

La sessualità deve essere rispettata al pari della personalità! Sono d’accordo che bisogna vietare abbigliamento e comportamenti non consoni all’ambiente scolastico, ma sono altrettanto convinta che, se si è nel lecito e nel rispetto delle regole, dobbiamo tutelare la diversità, la sessualità e la personalità anche quando non la condividiamo, per gusti e abitudini differenti.

Dobbiamo educare al rispetto della diversità e non imporre regole che reprimono e mortificano chi non è uguale a noi. Il problema non è essere un trans ma non far rientrare nella normalità chi è nato uomo in un corpo da donna e vice-versa.

In parte anch’io sono stata discriminata per il mio modo di vivere liberamente la mia sessualità e la mia nudità e la scuola non ha assecondato il mio modo lecito di vivere, bensì l’ha punito sospendendomi dal mio ruolo di docente. Hanno insegnato agli alunni che la sessualità o esibire, in ambienti consoni,  con disinvoltura la propria nudità è un peccato o un’azione che va punità!

Bene, insegnamo a punire, a perseguire e a reprimere gusti, abitudini sessuali e personalità differenti dalla propria o da quelle che rientrano nella normalità!

Per fortuna ci sono i giovani che con coraggio si ribellano, fino al punto di compromettersi con gesti di solidarietà come quelli che hanno fatto i compagni di scuola di Michael. 

Mi ripeto, ma non dobbiamo discriminare e limitare la libertà dell’individuo se non si commettono atti illeciti e se si osservano le regole del rispetto!

Prof.ssa Anna Ciriani