BERLUSCONI? 10 E LODE!

20080319_185013_8fad1be9.jpg  

Berlusconi:Alitalia,c’è la cordata

“Ormai mi sono impegnato io”

Una cordata italiana per Alitalia? “Ormai sono impegnato io, quindi si fa”. Questa la risposta di Silvio Berlusconi, all’uscita da Palazzo Grazioli, ai cronisti che gli chiedevano quanta probabilità ci sia di un’offerta da parte di un gruppo di imprenditori italiani per la compagnia di bandiera. Il leader del Pdl ha aggiunto che il prossimo premier dirà un secco no a Air France.

“Non ci sono novità” spiega Berlusconi . “Ho fatto appello agli imprenditori italiani che ritengono come me che non si possa essere colonizzati e quindi bisogna fare Alitalia perchè qui o si fa Alitalia o si muore”.

VELTRONI-BERLUSCONI, BOTTA E RISPOSTA
Alla dichiarazione di Berlusconi è arrivata subito la replica del leader del Pd Walter Veltroni, che ha detto, parlando ai microfoni del Tg1: “Se c’è una cordata alternativa ad Air France per Alitalia si manifesti, ma rapidamente. Bisogna evitare di mettere Alitalia nel tritacarne e che ci sia una cordata che dopo le elezioni non c’è più”. Immediata la replica di Berlusconi: “Sui tempi rapidi convengo con Veltroni. Entro pochi giorni la cordata ci sarà e avrà il supporto di una banca importante”. Veltroni a questo punto ha dato l’ultimatum: se la cordata c’è, venga fuori entro 48 ore.

“CORDATA ENTRO 3 SETTIMANE”
E Berlusconi ha risposto, parlando ai microfoni di Sky Tg24: “C’è la possibilità che importanti imprenditori italiani si facciano avanti, assistiti da importanti banche; occorre il tempo per accordarsi e conoscere i dati del grupp. Alla fine di queste tre o quattro settimane la cordata presenterà una proposta definitiva che penso e spero possa risolvere la situazione”.

“IL PROSSIMO PREMIER DIRA’ NO A AIR FRANCE”
La risposta alla proposta di Air France per l’acquisizione di Alitalia la darà il prossimo presidente del Consiglio e sarà un secco no sempre secondo quanto detto da Berlusconi. “La risposta ad Air France” spiega, sicuro del suo prossimo trasferimento a Palazzo Chigi “la darà il prossimo presidente del Consiglio. E dal prossimo presidente del Consiglio arriva un chiaro e secco no, non contro la Francia ma contro le condizioni ricevute”.

Pensando alle sue prossime “responsabilità di governo”, l’ex premier torna a rilanciare l’ipotesi di una cordata italiana per l’acquisizione della compagnia di bandiera, senza rinunciare a qualche slogan ad effetto: “Qualche minuto fa ho detto a un vostro collega” dice dialogando con i giornalisti “‘facciamo Alitalia o si muore’. Ora mi viene in mente ‘rialzati Alitalia’”, dice parafrasando il suo slogan elettorale. In ogni caso, conclude, il governo non deve “fare colpi di testa” e deve “lasciarci operare dandoci i tempi necessari dopo che ha dato cinque mesi di tempo ad Air France per conoscere i conti di Alitalia. Conti che noi ancora adesso non conosciamo”.

IL PROGETTO DI BERLUSCONI
“Adesso sono in campo io, questa cosa si fa. A patto che il governo non faccia colpi di testa e ci dia la possibilità di operare. Abbiamo lasciato che il governo Prodi operasse senza intervenire, siamo stati in disparte. Ora occorre cambiare strada”. Ricordando di aver lanciato un appello agli imprenditori nostrani perché difendessero l’italianità della compagnia di bandiera, Berlusconi assicura: “Le banche sono disponibili ad appoggiare un’operazione industriale che certamente ha tante possibilità di riuscita. Io comincio a operare in questa direzione in previsione di avere la responsabilità di governo e sono sicuro che si potrà arrivare a un risultato positivo”.

E su Banca Intesa il leader del Pld è certo che non sia ancora uscita dalla partita Alitalia. “Banca Intesa non ha smentito affatto” spiega Berlusconi. “E’ sulle posizioni che aveva mesi fa ed è disponibile ad aiutare un gruppo che presenti un serio piano industriale”. A chi gli ricorda che Passera ha spiegato di non avere una proposta sul tavolo, Berlusconi replica: “Banca Intesa non ha nulla di concreto perché in questi mesi si è trattato solo con Air France”.

BIANCHI: AIR ONE FACCIA LA SUA OFFERTA
E il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi auspica che Air One faccia la sua offerta. “Oggi nulla vieta, anzi io auspico, che venga chiesto anche ad Ap Holding di fare la sua offerta vincolante su Alitalia in modo da poter avere un termine di confronto e spuntare alla fine il risultato migliore”, tra la cordata italiana che comprende Air One e BancaIntesa, ed Air France. Bianchi caldeggia insomma l’ipotesi che venga presa in considerazione un’offerta su Alitalia alternativa a quella presentata dalla compagnia franco-olandese. “Un’offerta alternativa già esiste” spiega Bianchi “ed è stata presentata a dicembre da Ap Holding in parallelo a quella di Air France ed erano offerte non vincolanti. Poi Alitalia ha deciso di dedicare un periodo riservato ad Air France, che è scaduto il 14 marzo, per fare la sua offerta vincolante”.

E intanto si è fatto avanti il gruppo turistico alberghiero Soglia, dicendo di essere disponibile a dare il suo contributo a una eventuale aggregazione di operatori del settore per il salvataggio dell’Alitalia. “Il gruppo concorda con quanto in questi ultimi giorni ha detto Silvio Berlusconi sulla necessità di mantenere in Italia la proprietà del vettore aereo nazionale”, ha sottolineato l’amministratore delegato del gruppo alberghiero, Roberto Onesti. Gerardo Soglia, capo del gruppo salernitano, è candidato alla Camera con il Pdl nel collegio Campania 2. Il gruppo vanta numerose società che operano nel settore turistico-alberghiero e nel settore immobiliare, con un fatturato complessivo che si aggira intorno ai 100 milioni di euro all’anno. Dall’ottobre dello scorso anno il gruppo ha anche acquisito la proprietà del Pescara calcio.

Cosa ne penso io…

Non mi sono mai esposta politicamente e non intendo nemmeno farlo ora, ma

ritengo che Berlusconi dimostri in questa occasione di fare gli interessi del nostro amato Paese.

Svendere l’Alitalia ai francesi non è di certo una mossa coerente, per chi come me, crede nel rilancio dell’Italia. I trasporti e le comunicazioni rappresentano quei settori che non possono e non devono essere colonizzati da marchi stranieri.

Il difficile momento economico-politico che l’Italia attraversa non deve abbatterci.

Svendere (e non vendere) l’Alitalia ai francesi non cambierà nulla ma anzi affosserà ulteriormente la grave situazione economica in cui il nostro Paese versa. Molti lavoratori dell’azienda verrebbero licenziati per l’esubero della compagnia e non sappaiamo a quale futuro andrà incontro Malpensa. Alitalia potrebbe perdere slot importanti di volo e la sua immagine ne sarebbe danneggiata, così come sarebbe danneggiata l’intera credibilità economica italiana che inizia a svendere la più importante azieda di trasporto. Tutto ciò potrebbe causare un effetto domino devastante per la nostra economia e la nostra politica. Per certo la svendita causerebbe un’ulteriore dose di sfiducia verso la nostra economia e il nostro futuro.

Sono pienamente d’accordo con il Presidente Berlusconi! La sua necessaria e intelligente cordata difende l’immagine e l’economia italiana! Io non mi schiero politicamente ma mi schiero a favore o a sfavore delle politiche giuste o sbagliate. Berlusconi non è l’attuale Capo di Governo ma come mai la sua proposta fino ad alcuni giorni fa faceva l’eco? Come mai la stessa cosa non è partita dal Governo Prodi? Vogliamo unirci per il bene del nostro Paese a favore del rilancio della nostra economia e della nostra immagine così pesantemente rovinata? Vogliamo dare un’mmagine da quarto mondo come quelle diffuse dai media per il problema dei rifiuti di Napoli o vogliamo dare un’immagine di un Paese che risale la china lavorando in una giusta direzione di politica, economia, sviluppo e modernità?

Qui non si tratta più di schieramenti politici ma di remare, con serietà e onestà, tutti nella stessa direzione per gli interessi di una nazione che può vantare un glorioso passato in ogni ambito. I problemi sono gli stessi sia a destra che a sinistra, così come le priorità sono identiche. Le soluzioni ai problemi italiani hanno una direzione univoca!

Spero che l’Alitalia mantenga il suo tricolore senza sostiutire il verde con il blu!

Qualcuno di voi sa dirmi quale Nazione non ha una sua compagnia aerea di bandiera? L’Italia sarebbe la prima!

Sono d’accordo con Berlusconi! Se non vogliamo che nel giro di qualche decennio le aziende italiane diventino multinazionali dobbiamo intervenire e tutelare il nostro patrimonio non solo economico ma anche di know out, di marketing e d’ immagine. Sono le grandi aziende e i grandi imprenditori che decidono le sorti del nostro Paese e perdere il loro sostegno potrebbe significare perdere la nostra democrazia (anche se ce n’è rimasta ben poca da tutelare).

Al Cavaliere questa volta voglio dargli un bel 10 e lode!

6 pensieri riguardo “BERLUSCONI? 10 E LODE!

  1. Sei ancora convinta di quello che hai scritto tempo fa?,
    Quella sparata del nano è servita solamente a prendere voti, ma tanto chi ha le tv ed i giornali puoi manipolare quello che vuole.
    Air France dava 1800-2000 esuberi, gli amici del nano 3250, è sempre meglio?
    Tanto alla fine chi paga è sempre la tasca del cittadino.
    saluti

    "Mi piace"

  2. Poteva creare una compagnia con un solo aereo ed un solo equipaggio ed assegnare tutto il resto allo stato. Non occorrono grandi capacità imprenditoriali per trovare soluzioni di questo genere.

    "Mi piace"

  3. 10 e lode mi sembra ancora troppo poco. Secondo me chi l’ha bollata come una chiara e normale uscita preelettorale aveva torto. Forse potremmo premiarlo per l’iniziativa che salvera’ l’Alitalia (venderla ai francesi sarebbe un danno enorme, incalcolabile, altri che i milirdi e miliardi di debiti…) assicurandogli la presidenza della repubblica. Certo, dopo questo quinquiennio in cui sicuramente “aggiustera’ l’Italia”. Secondo me la presidenza se la merita perche in questa occasione, come in mille altre, dimostra di “fare gli interessi del nostro amato Paese.”
    E poi “La sua necessaria e intelligente cordata difende l’immagine e l’economia italiana!”. Viva l’Italia! O meglio, Forza Italia!. A proposito, chi fa parte dell’intelligente cordata? Comunque e’ proprio vero, lui con la politica ci rimette e basta ( http://ale1980italy.wordpress.com/2008/04/19/berlusca/ ) ma lo fa per noi! Perche’ ci vuole bene!

    “Vogliamo unirci per il bene del nostro Paese a favore del rilancio della nostra economia e della nostra immagine così pesantemente rovinata?” Bene, ora la nostra immagine e’ in buone mani, com e’ risaputo Berlusconi (come Bossi e Fini) e’ molto apprezzato all’estero ( http://ale1980italy.wordpress.com/2008/04/15/%e2%80%9csalvate-l%e2%80%99italia-dagli-italiani%e2%80%9d/
    ).

    E poi, hai ragione, qui non e’ questione di destra e sinistra, ma ” di remare, con serietà e onestà”, e a onesta’, Berlusconi e i suoi amici Previti, Dell’Utri e la buonanima dell’eroe Mangano devono essere un esempio per tutti.

    Ma , scusa, non capisco una cosa: dici “Se non vogliamo che nel giro di qualche decennio le aziende italiane diventino multinazionali”… intendi forse che passino in mano straniera (cioe’ diventino straniere)? Perche’, come saprai, l’internazionalizzazione di un’impresa (ad es. italiana) e’ una cosa positiva in termini economici. “Impresa Multinazionale” significa semplicemente impresa che opera a livello internazionale avvalendosi di società dislocate in più Stati. Come fanno con successo migliaia e migliaia di aziende italiane, da quelle piu conosciute a tante PMI.

    "Mi piace"

  4. la svendita ad air france non piace quasi a nessuno: l’hanno criticata Berlusconi e Bertinotti, tutta la destra e tutta l’estrema sinistra, e l’hanno criticata i sindacati.
    anzi, air france ha interrotto la trattativa proprio di fronte all’opposizione dei sindacati.
    d’altra parte in queste settimane la presunta cordata imprenditoriale italiana non è venuta fuori, anzi, gli annunci di Berlusconi hanno avuto solo risposte di smentita.
    non è una buona soluzione la svendita ad air france ma non sarebbe una buona soluzione nemmeno una svendita a parenti e amici di Berlusconi, magari con l’impegno da parte dello stato a continuare a ripianare il deficit a spese nostre (può darsi che io sia troppo sospettoso ma insomma, il Berlusca ne ha già fatte abbastanza di leggi ad personam no?)
    più in generale, io penso che Veltroni-PD e Berlusconi-PDL siano un po’ come la padella e la brace.
    i giornali e i media ci dicono che dobbiamo votare o l’uno o l’altro e che solo la scelta fra la padella e la brace costituisce un voto utile.
    mi permetto di dissentire!!!
    in tema di elezioni vorrei ricordare che ci sono una dozzina di candidati premier, e che magari i più interessanti possono essere proprio i “piccoli”.
    forse in questo forum può interessare il fatto che due dei candidati premier sono donne.
    una (la Santanché) non è particolarmente femminista e si autodefinisce un uomo in un corpo di donna; l’altra (Flavia D’Angeli) invece si dichiara esplicitamente femminista, come è scritto pure nel simbolo della lista che rappresenta.
    uno dei punti importanti del suo programma è proprio il NO alle ingerenze del vaticano nella politica italiana in particolare sulle questioni della famiglia e della morale.
    ovviamente le sue posizioni hanno poco spazio sui media!
    magari a qualcuno interessa saperne di più; spero che anche Anna sia interessata a saperne di più.
    chi vuole può dare un’occhiata al sito http://www.sinistracritica.org dove ci sono anche i link ad alcuni video di interviste televisive della D’Angeli e di altri candidati.
    spero che questo post non sia considerato una propaganda troppo smaccata….. semmai lo fosse vorrà dire che me lo cancellerete, non serberò rancore!

    "Mi piace"

  5. Caleb, se diamo l’Alitalia ad altri Paesi è l’inizio della fine. Vuol dire cominciare a privarci di servizi essenziali NOSTRI, che facciano i NOSTRI interessi.
    Vuol dire che se un domani ci fosse p.e. qualche crisi diplomatica con la Francia, ci ritroveremmo senza aerei con cui affrontare viaggi. Non so se capisci di questa importanza.
    Anche io sono critico su Berlusconi per certi versi (e ancor di più su Veltroni), ma bisogna dargli atto che almeno sa salvaguardare l’interesse italiano.

    @Anna:
    Guarda questa notizia, potrebbe interessarti 😉
    http://www.alexmenietti.it/2008/03/pedofilia-a-scuola-in-carcere-docente-che-violentava-le-sue-alunne

    "Mi piace"

  6. Salvare l’Italia e l’italianità?
    Imho sono solo belle frasi da esibire ai comizi elettorali: almeno i francesi i soldi ce li hanno, mentre i nobili imprenditori italiani con le pezze al culo insieme appassionatamente in cordata grazie a soldi non propri (facile comprare a debito dando in garanzia quanto comprato) acquisiranno Alitalia, la terranno in piedi giusto un anno o due, salvo poi farla andare in bancarotta o svenderla a stranieri che comprano con soldi veri (come è successo con telecom tanto per dirne una).
    A questo punto il risultato è lo stesso: se il buon cavaliere avesse a cuore gli interessi dei lavoratori a rischio (meglio perderne 2000 adesso, magari licenziando quei buoni a nulla che in passato scioperavano ogni 2×3 per difendere i loro privilegi da parastatali e arrecavano danni e disagi agli utenti, o meglio perderli tutti tra pochi anni?) non muoverebbe obiezioni alla vendita ai francesi.
    Quindi almeno io farei volentieri a meno dell’italianità e penserei di più a cose più concrete come quelle che ho esposto…

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Caleb Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.